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1638. Francesco Sforza a Cosimo de' Medici 1451 marzo 4 Milano

Francesco Sforza chiede a Cosimo de' Medici di proporre ai signori di Firenze di destinare uno di loro a vagliare se le bestie, pascolanti in territorio pisano, siano state, giustamente o non, tolte ai proprietari parmensi.

[ 417r] Cosmo de Medicis.
Magnifice tamquam pater carissime, pare che a certi nostri citadini parmesani siano state tolte certe bestie, quale errano in lo territorio pissano ad instancia d'uno Piero de Monte Lupo, quale non ha afare cosa alcuna né hanno obbligasone alcuna cum lui, como anchora di ciò più diffusamente ne scrivemo alli excelsi signori de Fiorenza. Pertanto piaza alla magnificentia vostra essere curo li dicti signori excelsi et fare commectere a qualche uno che veda sommariamente senza litigio se dicte bestie sonno state tolte iuridichamente o non; et, siando state tolte indebite, che alli dicti nostri homini siano facte restituire, come hè rasionevelle, et non vogliano patiri dicti excelsi signori che ad li nostri homini sia facta iniustitia. Ex Mediolani, iiii martii 1451.
Iohannes de Ullesis.