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1639. Francesco Sforza ai priori delle arti di Firenze 1451 marzo 4 Milano

Francesco Sforza ripropone ai priori delle arti di Firenze di far accertare se le bestie sottratte ai cittadini permensi, ad istanza di tal Pietro da Montelupo, lo furono a ragione o non.

Dominis prioribus artium civitatis Florentie.
Excellentes et potentes domini tamquam patres honorandi, pare siano state tolte ad instantia de uno Piero de Monte Lupo certe bestie, quale herano nella maremma de Pisa, ad certi famigli et factori de Petrizolo, Bertone Paulo Gabriello Antonello Guiglielmo et Simone, nostri homini parmesani, quali famigli erano in compagnia di Pizuzo di Belli de Parmesana; quale bestie sonno et errano delli sopradicti citadini, quali non hanno obbligasione alcuna né hanno affare né sonno tinuti in cosa alcuna al dicto Piero de Monte Lupo, né anche cum lo dicto Piruzo di Belli, quamvis dicti famigli fosse in compagnia cum lui. Pertanto piaza alle signorie vostre commectere ad qualunqua li pari che habia ad conoscere de rasione selle dicte bestie sonno del dicto Peruzo ho delli citadini nostri parmesani, et cognoscendo le dicte bestie essere delli dicti homini et essere state tolte meno ch'a debito, che faza restituire le dicte bestie ad quelli de chi sonno, o vero a sui mandatarii et factori et piaza alle signorie vostre havere li nostri homini ad rasione recommandati, como semo certissimi le signorie vostre debbiano volere, et non patire che nella iurisdictione delle signorie vestre sia facto cosa iniusta alli nostri homini, come è la intentione delle signorie vostre. Ex Mediolano, iiii martii 1451.
Iohannes de Ullesis.