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164. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1450 agosto 23 Lodi

Francesco Sforza ordina che si facciano gride contro i fuggitivi suoi nemici. Scaduto il termine posto nelle gride, si passi d'accordo con i Consiglieri di giustizia e i Maestri delle entrate straordinarie al bando per ribellione e alla confisca dei beni.

Dominis de Consilio secreto.
Reverende in Christo pater ac spectabiles dilectissimi nostri. Havemo recevuto le vostre littere responsive alle nostre circa el facto de quilli sonno sonno fugiti da quella nostra inclita cità dapoy havemo obtenuto el dominio d'essa et bene intiso el tenori de quella. A noy molto piace et laudiamo el iudicio et apparere vostro iustificato, equo et ragionevele, como nuy sempre in omni nostra cosa desideremo, et respondendo dicimo che, perseverando nuy in la sentencia che nele prime littere ve dicesemo, ce pare et volimo che per reprimere la rabie et prava opinione de tal fugitivi nemici non solum de noy, ma del ben vivere et essere de tuti li nostri subditi, procedati ad far fare le cride publice limitate de honesto et competente termino, el qual passato, volimo che succesive procedati al bando, rebellacione et confiscacione de beni loro. Ma ve carrichamo, benché credamo non bisogna, che circa ciò procedati cum tale maturità, iustificacione et fermeza che may per veruno tempo avenire non se gli possa opponere cum ragione et rimanga corroborato de ragione quanto se farà contra gl'inobedienti, retrogradi et rebbelli, participando de questo cum el nostro Consiglio de iusticia et li Maystri del'intrate nostre extraordinarie, avissandove che havemo informacione che tuti quelli ve mandasemo notati in la lista sonno fugiti et absentati senza licencia dapoy obtenesemo el dominio de quella cità. Servate adoncha questa nostra mente [ 103v] in quanto havemo dicto. Quantum autem alla parte de far mencione nele cride che niuno dubita repatriare per cossa havese comesa nel tempo ante lo acquisto del dominio, havendo già nuy giarito questo et remoso omni cosa, siamo contenti che se faza et cusì faciti. Et benché nuy habiamo informacione, como havimo dicto, che quelli mandasemo in quella lista siano partiti senza licencia, nondimeno siamo contenti et volemo ve informati se cusì è et così de qualuncha altro absentato, aciò che niuno posa dire che se faza per torgli el suo né per veruno altro respecto se non per fare ragione. Laude, die xxiii augusti MCCCCL.
Cichus.