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1646. Francesco Sforza al castellano di Cremona 1451 aprile 20 Milano

Francesco Sforza ordina al castellano di Cremona di concedere un'ora d'aria a Beltrame Terzi, che non sta bene. Può aggirarsi, ma sempre sorvegliato, nel castello. Gli e consentito di avvalersi di un ragazzo, ma, quando conversa, deve sempre essere assistito.

Castellano Cremone.
Como per altre te havemo alli dì passati scripto, quale pare non habbi voluto exequire così per questa te replicamo (a) perché intendiamo che Beltramo Terzo quale è distinuto sta male, siamo contenti et volimo che una hora del dì lo cavi fora della presone et lo lassi andare per quello nostro castello et poy lo remitti al suo loco con questo che andando per lo castello sempre habia uno di toi fidati in compagnia quali non l'abandoni. Siamo etiamdio contenti per più suo conzo et utile che tante fiate quante el vorà possa usare del servitio del regazo suo in mandarlo inanzi et indreto per suy bisongni, provedendo perhò che quando parlarà seco sempre gli sia presente uno di toi; et questo dicimo perché cum el parlare seco poria tractare de cose donde seguiria la fuga sua o altro, che saria contra la mente nostra et in preiuditio del'honor tuo. Data Mediolani, die xx aprilis 1451.
Et questo conzo volimo gli fazi fin atanto sarà guarito. Data ut supra.
Iohannes.


(a) Da Como a te replicamo in interlinea.