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168. Francesco Sforza a Boniforte Guarguaglia 1450 agosto 23 Lodi

Francesco Sforza conferma che a Como non è previsto alcun alloggiamento. Per le richieste di eguale esenzione di tre borghi comaschi ordina a Boniforte Guarguaglia di accordarsi con Pietro Cotta.

Boniforto Guarguaglie, ducali familiari.
Tu debbe già havere intiso quanto te havimo comisso et scripto per li logiamenti de quelle nostre gente, ma, siando novamenti venuti a noy ambasiatori comaschi per facende dela comunità de Como et havendoce fra l'altre cose facto mencione deli logiamenti, cum richesta che non gli diamo graveza de logiare gente, te repplicamo che nostra intencione non è né volimo che se allogi gente d'armi in la cità né borghi né Corpi Santi de Como. E perché richedeno el simile dela plebe de Cicio, Ogiate et Fino, dicimo anchora che de questi debbi essere cum Petro Cotta et ordinare cum sua participacione et consilio in modo che non habiano cagione de gravarse, havendo respecto al subsidio a lor richesto, allogiando le dicte nostre gente et partendole là suso per lo lago et dove meglio ve parirà, alargando più che se pò, aciò che li nostri subditi non habiano cagione de gravarse che siano gravati altri et altri non. Laude, die suprascripta.