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1695. Francesco Sforza al podestà di Fidenza, al podestà di Piacenza, a Giovanni Mauruzzi da Tolentino, a Orlando Pallavicini e al commissario di Parma 1451 maggio 6 Milano

Francesco Sforza dispone che il podestà di Fidenza provveda che nei luoghi di passaggio non si possa andare oltre senza licenza, essendogli giunta notizia che molti soldati sistemati di là dal Po disertano. Venga arrestato chi volesse violare il divieto.

Potestati Burgi Sancti Donini.
Nobilis dilecte noster, perché siamo advisati che alcuni deli nostri soldati quali sono logiati delà da Po, degono fugirsene et andare ad pigliare altro partito ch'el nostro, volemo recevuta questa, tu debbia ordinare alli passi et alli iochi dove meglio parerà ad ti che non possa passare soldato veruno ad cavallo si non portarano el nostro bolletino sigillato dela nostra corniola secrete et sottoscritto de uno deli nostri cancelleri, li nomi deli quali et cussì la forma del boletino te mandiamo qui introcluso per più toa chiareza. Et se alcuno [ 457v] volesse passare per li dicti passi et che non portasse lo dicto nostro bolletino, volemo ordinati che sia destenuto et che non sia relaxato senza nostra licentia et comandamento, advisandone ti impero subito dela loro retentione. Et cossì ancora ne advisi dela receptione de questa et del'ordine et modo per ti pigliato sopra de ciò, adciò che questa nostra voluntate sia mandata ad executione, non gli permittendo industria né dimora alcuna, per quanto hay cara la gratia nostra. Data Mediolani, die vi maii 1451.
Insuper se alcuno deli dicti che passerano inanze et indreto, portarano la licentia et bolletino de loro capitano o superiore siamo contenti siano lassati passare liberamente et senza alcuno impedimento, ma non havendo lo nostro bulletino né etiam la licentia del suo capitaneo o superiore, vogliammo sia destenuto ut supra. Data ut supra.
In simili forma:
potestati Placentie,
domino Iohanni de Tolentino,
Rolando marchioni Palavicino,
comissario Parme.