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18. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1450 giugno 15 Lodi

Francesco Sforza ordina che siano dati a Giacomo da Camerino 1700 ducati per riscattare il pegno che Giovanni da Tolentino ha a Firenze.

Magistris intratarum.
Accade uno bisogno molto extremo al magnifico nostro genero, miser Zohane da Tollentino (1), de alcuni argenti et robbe sono in pegno a Firenza per ducati milleseptecento d'oro, sive ducati mdcc, li quali pegni inpegnò l'anno passato per venire alli nostri servitii et condure la compagnia. Et non mandando quisti denarii per tutto lo presente mese a Firenza, se perderanno dicti pigni, argenti et cose. Et perché el damno d'esso misser Zohanne saria pur nostro et ancora ne saria incarico, però volimo tegniati modo et via possibile che in contanti o per littera de cambio a Fiorenza ser Iacomo da Camerino, presente portatore, canzellario del dicto miser Zohanne, fra domane o l'altro sia facto contento delli dicti ducati milleseptecento, remosta ogni casone. Siché operati ogni vostro studio et dilligentia ch'el dicto ser Iacomo fra domane et l'altro, per ogni modo con effecto ut supra, sia facto contento. Laude, xv iunii 1450.
Franciscus Sfortia manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) Si tratta di Giovanni Mauruzzi da Tolentino.