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189. Francesco Sforza a Giovanni Antonio Raimondi 1450 agosto 26 Lodi

Francesco Sforza ordina che venga arrestato un certo Angelino che ha rubato sulla strada fra Saronno e Caronno Pertusella due sparvieri donatigli dal conte Franchino Rusca.

Capitano Seprii (1).
Dilecte noster, mandandone a donare el magnifico conte Franchino Rusca dui sparaveri, quando quello che ne li portava fo tra Serono et Carono gli sonno stati tolti li dicti sparaveri alla strata per uno Angelino, nepote de Gabriel, dicto compagno de Castigliono, la qual robaria n'è stato tanto molesta quanto dire se possa et, non volendola tollerare, te cometiamo et volimo che te inzegni per omni modo et via de havere in le mane del dicto Angelino et lo tegni sotto bona guardia, non rexandolo senza nostra saputa et licencia. Laude, die xxvi augusti 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Antonio Raimondi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 201).