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219. Francesco Sforza a Battista de Burgo 1450 agosto 29 Lodi

Francesco Sforza comunica a Battista de Burgo le decisioni contenute nella missiva n. 218, oltre al licenziamento di dieci uomini d'arme alloggiati in Seprio.

Domino Baptista de Burgo.
Dilecte noster, havemo cassato dece homeni d'arme de quelli sonno lozati in Sevro et havemo scripto al capitaneo (1) nostro lì che daghi lozamento alli altri et lezerisca la comunità de Busti de quelli tre cavalli hanno alle spalle et anche deli altri, zoè de quelli più serà possibile. Proveda etiandio che li soldati lozati in quella nostra tera da qui indiretro habiano quello de che sonno convenuti cum la comunità, ma da mò inanze non habiano si non secondo li ordini nostri. Et de tucte queste cose se intenda cum vuy. Pertanto vi commectiamo et volimo che, havendo inteligentia cum esso capitaneo, quale havemo informato del tucto, provedati che questa nostra mente se exequisca et se faccia come è dicto de sopra. Quelli homeni d'arme havemo cassati sonno quelli che sonno signati de una croce. Data Laude, xxviiii augusti 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Antonio Raimondi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 201).