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229. Antonio Eustachi a Francesco Sforza 1450 agosto 29 Pavia

Antonio Eustachi espone il malcontento delle guardie per la riduzione di stipendio e ricorda la promessa di Filippo Maria Visconti di fargli lasciare Pavia nel caso di peggioramento delle condizioni sanitarie.

[ 117v] Illustrissime princeps et excellentissime domine domine singularissime, la excellentia vostra sa per quante littere ami ha scripto circa la cura et dilligencia dela guardia dela darsina, alla quale io ho ogni diligencia, cura, solicitudine et viglilanza per conservare la dicta darsina, et perché le guarde dela dicta darsina sono venute da me dicendo non voleno più stare ala dicta guarda, perché diceno havere doe paghe del'anno passato et doe altre de questo presente, et ultra de questo como hanno avuto fiorini tre il mese per lo tempo passato li hanno reducto in questo anno a libre iiii et soldi iiii per paga ogni mese, siché, considerati li tempi che regnano al presente et considerato che ogni homo fuge da Pavia, prego la excellentia vostra se voglia dignare et provedere siano pagate le dicte guarde de qui a callende che vene et che habiano a rasone de fiorini tre el mese per paga, como hanno havuto per lo passato, altramente io me excuso alla excellentia vostra de ogni periculo et sinistro gli achadesse, per mia sempre excusacione. Alla quale ricordo se lo illustre signore quondam duca de Milano fose vivo per questi tempi regnano al presente, la signoria sua non me haveria lassato tanto in Pavia, siché in l'anno de MCCCCXVIIII, XXIII et XXXI, quando comenzava ad regnare simile condicione, la signoria me scriviva me dovese partire da Pavia per ogni modo et, se io non me havea proveduto de logiamento, la signoria sua me facea provedere, aricordando alla excellentia vostra che in questa septimana, se le condicione havirano pezorare, io me partirò da Pavia, perché ogni homo fuze et inanti ch'io me parte io provedarà ala dicta darsina, siando provisto del dinaro dela provissione, dela qual darsina per mi facta ne avissarò la excellentia vostra, la qual gli potrà provedere como meglio gli parirà. La excellentia vostra pò ben sapere in quanto pericolo starebe la dicta darsina senza guarda. Alla quale propiciamente me recomando. Papie, xxviiii augusti 1450.
Excellentissime vestre dominationis fidelis servitor Antonius de Eustachio.
A tergo: Illustrissimo domino duci Mediolani, et cetera (a).


(a) La lettera è allegata alla missiva n. 228.