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26. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1450 novembre 5 Milano

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate di pagare un debito di 45 ducati d'oro dei fratelli Santo e Nicolò da Sarnana.

[ 10r] Magistris intratarum.
Per Santo da Sarnana, nostro canzellario, et Nicolò suo fratello, similmente canzellario del magnifico miser Alixandro, nostro fratello, ne hanno dicto essere debitori de Bartholomeo de Folchino, thexorero de quella nostra città (1), de ducati quarantacinque d'oro, cioè ducati 45 d'oro, per certo panno che loro tolessero in la morte de magistro Marino, loro padre. Et perché essi fratelli per le loro virtute et fidele servitii verso de nuy meritono maiore cosa da nuy che questa, ve commettemo e volemo che deli denarii del'intrate nostre li faciati contento el dicto Bartholomeo d'essi quarantacinque ducati, mettendoli per spesa consumata. Data Mediolani, v novembris 1450.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) In SANTORO (Gli uffici, p. 464) Bartolomeo Folchini viene indicato come tesoriere di Parma, con data di inizio della carica 1450 gennaio 1.