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33. Francesco Sforza a Benedetto Schiti 1450 luglio 27 Lodi

Francesco Sforza dispone che sia concesso a Giacomo Chizolo di aprire, se non vi č pregiudizio di persona alcuna, una bottega in Casalmaggiore.

[ 70r] MCCCCL die xxvii iulii, Laude.
Potestati nostro Casalis Maioris (1).
Desyderosi de compiacere ali subditi et servitori nostri in tute le cosse honeste et rasonevele, perņ avendone rechesto Iacomo Chizolo, abitatore de quella nostra terra, gli vogliamo concedere licentia ch'el possa fare una botega dentro la porta de verso Cremona da man drita, siamo contenti che, possendosse fare la dicta botega senza preiudicio de alcuna terza persona et dela guardia et conservatione de essa terra, glila lassi fare. Quando non se podesse fare senza el dicto preiudicio, volemo non gli concedi licentia alcuna, ma ne avisi a chi et quale preiudicio seguiria per lo fare dela dicta botega.
Iohannes.


(1) Identificato come Benedetto Schiti (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 435).