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382. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Alessandria 1450 settembre 16 Milano

Francesco Sforza, in seguito alle lamentele degli uomini d'arme del conte Gaspare Vimercati, ordina che venga dato strame e fieno per i cavalli, nonché la rata mensile di frumento ai soldati oltre a del vino.

[ 146r] Locuntenenti et potestati Alexandrie (1).
Qua sonno venuti una frocta de homeni d'arme de quelli del spectabile conte Gasparro da Vimercato, quali sonno querelati che non possono havere né grano né strame né cosa alcuna, che siando così ne miravigliamo et rincrescene. Pertanto volimo che, recevuta questa, debiate dare tal forma et ordini che dicti soldati habiano la rata sua per uno mese del frumento, secondo l'ordine vi è stato dato et fateli dare per li cavalli loro strame, cioè per le due parte paglia et la terza parte feno, et similiter vogliate operare et interponervi che habiano del vino per uso loro, perché lo prefato conte Gasparro lo pagarà luy et faralo pagare a qualuncha deli soi che havirano havuto del vino prima se partano de là, et cossì possite vuy promettere alli homini ch'el vino darano alli compagni et soldati del prefato conte Gasparre gli serà realmente et cum effecto pagato. Et circa le predicte cose date tale forma et modo che siano exequite et che non habiamo ad rescrivere più de ciò, intendendo tamen che per li cavalli de casa del conte Gasparre sia dato tucto fieno et niente. Et miravigliamone ch'el potestà del Castellazo (2) non ha exequito quanto li habiamo scripto sopra zò, et vogliati admonire però li villani che non vogliano essere si bruschi et usare parole stranie, et che si vogliano portare modestamente con loro per modo non habia ad succedere inconveniente alcuno. Mediolani, die xvi septembris 1450.
Iohannes de Ulesis.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 528, dal 1450 novembre 20 con Bartolomeo Porro).
(2) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 541, dal 1451 maggio 21 con Gerardo Doni da Rivanazzano).