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402. Francesco Sforza al vicereferendario di Cremona e ad Antonio Trecco 1450 settembre 18 Milano

Francesco Sforza ordina, su petizione della comunità di Mozzanica, che non vi si mandino officiali e, conseguentemente, si restituisca a Luchino Botta quanto versato per l'incanto.

Vicereferendario (1) et thesaurario Cremone (2).
Dilecti nostri, li homini da Mozaniga ne hanno supplicato che non vogliano per adesso mandarli officiali in quella terra, attenta la povertà loro per li tempi passati. Pertanto volimo et ve dicemo per questa debbiati restituire li suoi dinari ad Luchino Botto quali aveva incantato, perché non volimo gli vada officiale alcuno per adesso, et perché fino qui nuy li havemo pagato quello offitiale è stato a Mozanega secondo fu ordinato per ser Antonio, ve declaramo che nostra intentione è de non pagare più cosa alcuna per dicto offitiale. Data Mediolani, die xviii septembris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).
(2) Identificato come Antonio Trecco (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 412).