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426. Francesco Sforza al comune e alla comunità di Introzzo 1450 settembre 19 Milano

Francesco Sforza impone al comune e alla comunità di Introzzo di obbedire a Giovanni Pietro da Giussano senza insistere nel rivendicare capitoli loro concessi.

Comuni et hominibus Montis Introcii.
Intendimo chomo vuy recusati obedire ha Giovanne Petro da Giusano (1), quale già più dì deputassemo officiale de Coreno, Doro et de quel monte de Introzo, et questo fati per respecto ali capituli ve havemo concessi. La qual cossa è contra la mente, intentione et voluntà nostra, perché nuy volimo debiati obbedire et respondere in ogni cossa al dicto nostro offitiale, incominziando dal dì che lhuy intrò nel'officio fino syeno finiti lhi sexe mexi che lhuy ha a stare a hofitio, non obstante dicti capituli né altra cossa in contrario. Pertanto ve scrivimo questa aciò syati informati dela mente et animo nostro, quale senza altra replicatione et exceptione volimo debyati exequire, perché finiti li primi sei mesi del dicto Iohanne Petro provederimo per modo sereti contenti et seravi observato quanto ve havemo promesso. Data Mediolani, xviiii septembris MCCCCL.
Cichus.


(1) La persona non è segnalata da SANTORO.