Registro n. 2 precedente | 427 di 1791 | successivo

427. Francesco Sforza a Francesco Giorgi 1450 settembre 19 Milano

Francesco Sforza esprime la sua indignazione perché non si è provveduto a dare a Scaramuzza da Treviso e ai suoi uomini alloggiamento e strame, oltre a due staia di grano a persona.

Nobili dilecto familiari, dilecto Francisco de Georgiis.
De novo s'è lamentato Scaramuza da Triviso, nostro homo d'arme de San Zenone, non pò havere el debito suo, non obstate che più volte habiamo scripto circa de ciò, de che se maravigliamo perché ne pare hormay una vergogna a repplicare tante littere de una medesima cosa. Però te cometemo anchora per la presente et volemo provedi omnino che [ 153v] al dicto Scaramuza et ali suoy sia provisto segondo li ordini nostri per li dicti homini de San Zenone, cioè de logiamenti, strame et doa stara de grano per boca viva ogni mese. Et se li dicti homini foseno dificili a provederli per essere troppo excesivamente gravati, provede che sianno reducti al'honesto, et poy, per quello tocharà a loro, omnino fazano el dovere avissandote che quando questo non se facesse ne sarà data casone de provedere altramente. Mediolani, die xviiii septembris 1450.
Cichus.