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463. Francesco Sforza a Nicolò de Calcaneis 1450 settembre 21 Milano

Francesco Sforza, in reazione alle pretese degli officiali dei dazi piacentini, fa presente che il grano destinato alla corte ducale è esente da imposte e quindi può liberamente trasportarsi dal piacentino nel milanese.

Referendario Placentie (1).
Li dì passati concessemo licentia al spectabile cavalerio miser Auysino Bosso, nostro dilecto cortesano, da fare condure de piasentina in milaneso certa quantitade de grano, et pare che li datieri de quella cità gli inhibiscano el condure d'esse senza pagamento de datio, perché non era signata la licentia de nostra propria mano. Et perché non è de usanza ch'el sia tolto pagamento de datio per le biade quali venano per uso dela corte nostra et deli nostri, come questa, volimo provedi cum li dicti datieri che esse posseno venire senza pagamento, secondo la dispositione de essa nostra licentia, et per tale modo ch'el non se habia per questo ad fare restore ali dicti datieri. Data Mediolani, die xxi septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Nicolò de Calcaneis (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 491), tuttavia l'inizio della sua carica (1451 gennaio 1) è successivo alla lettera di nomina (1450 giugno 13) e alla data della missiva registrata.