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480. Francesco Sforza a Giacomo Scrovegni da Padova, a Otto Visconti e al podestà di Volpeculi 1450 settembre 22 Milano

Francesco Sforza ordina a Giacomo Scrivigni da Padova di prestare ogni assistenza ad Angelo Attendolo, perché possa pacificamente godere del beneficio di San Genesio di Gemme concessogli dal pontefice.

Potestati Novarie (1).
Dilecte noster, perché de consentimento et voluntà nostra el spectabile cavalero de San Giovanni, meser Angello deli Attendoli de Cotignola ha impetrato et obtenuto dal summo pontifice el beneficio de San Genexe da Ghemme del destrecto di quella nostra cità, como appare per evidente bolle papale a nuy concesse, volimo et cussì ti commettiamo che se per alcuna persona volesse fir molestato dicto cavalero et inquietato dela possessione del dicto beneficio gli presti et daghi ogni tuo adiuto et favore possibile secondo che seray richesto, siché vengha a stare pacificamente nela possessione predicta, del che molto ti carichamo. Mediolani, die xxii septembris 1450.
In simili forma potestati vallis Sicide (2).
Item in simili forma potestati Vulpeculi (3).


(1) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).
(2) Identificato come Otto Visconti (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 305), tuttavia la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (entrambi del 1450 ottobre 1) sono successivi di pochi giorni alla data della missiva registrata.
(3) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.