Registro n. 2 precedente | 526 di 1791 | successivo

526. Francesco Sforza a Roberto da Sanseverino 1450 settembre 28 Milano

Francesco Sforza, informato della buona volontà dei signori di Correggio verso di lui, assicura Roberto da Sanseverino che li terrà come fraterni amici.

[ 172r] Magnifico domino Roberto de Sanctoseverino.
Havemo recevuta la tua littera et in questo quanto ne scrivi dele cose de là e como sono ben resetate e dela bona voluntà de quilli magnifici signori da Corrigia verso de nui, et cetera. Dicemo che essendo cossì como tu ne scrivi ne piace, et perché sonno stati qua da noi sei mesi, li qualli retornano da loro informati a pieno dela nostra intencione e voluntade, per queste ne accade dire poco se non quella conclusione habiamo dicto e facto cum loro sotto brevitate dirlo ancora a ti ad ciò tu ne sie informato, avegna ne rendiamo certi lo intenderai da loro, che volendo loro essere nostri boni amici et che vogliano vivere et fare verso noy et l'honore nostro el debito loro noi l'haveremo a caro et tegneremoli per boni amici et fratelli et parenti. In quanto che loro vogliano vivere legeramente e portarse secundo li apetiti loro, como hanno facto fin qui, intendemo anchora volerne intendere cum loro et fare per modo che intendiamo chiaramente como debiamo cum essi per lo tempo avenire. Ceterum siamo avissati da persona fidedigna, e questo è certo, como quilli soldati sonno allogiati alla pieve in quello de Cibello hanno pratica de andarsene cum Dio, li qualli non sapemo se siano de li tuoi o de altri, pur siano de chi se voglia vogli subito, recevuta questa como meglio te parerà, siché tu te asecuri de tuti loro, e questo fa presto per loro non piglassero la via che hanno praticata. Mediolani, xxviii septembris 1450.
Cichus.