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529. Francesco Sforza a Giovanni Antonio Raimondi 1450 settembre 28 Milano

Francesco Sforza ordina a Giovanni Antonio Raimondi di revocare, come richiesto da Bianca Maria, ogni molestia contro i fratelli Pietro e Aresmino Rainoldi.

Capitaneo Seprii (1).
Se miravigliamo assai non debbi havere obedito le lettere te ha scripto la illustrissima madonna Biancha nostra consorte, continente devesse revocare ogni molestia et novità facta contra Petro et Uresmino fratelli de Raynoldi, per cagione de certe condemnatione per te o per tuo vicario facta contra de loro, perché essa madonna intendeva farla revedere ad ciò li predicti fratelli non havessero cagione iustamente de potersi lamentare. Pertanto volimo che, remossa ogni exceptione, veduta la presente facci revocare ogni molestia et novità facta et suprasedi de fare per la dicta cagione donec scrivarimo altro sopra de ciò, et vogli mandare de novo alli Maystri dele intrate nostre extraordinarie il processo, ali quali havemo commessa la revisione dela dicta condemnatione. Mediolani, xxviii septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Antonio Raimondi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 201).