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548. Francesco Sforza a Liberio Bonarelli da Ancona 1450 ottobre 1 Milano

Francesco Sforza comunica a Liberio Bonarelli da Ancona di comportarsi umanamente con la gente di Sezzadio. Ordina, poi, che agli uomini di Ruggero Galli e a quelli di Giovanni dalla Noce sia data la quota di frumento che ancora non hanno ricevuto.

Commissario Alexandrie (1).
Havemo recevuta la vostra lettera et inteso quanto ne haveti scripto circha lo facto del subsidio, et cetera. Dicemo che in questo facto sequiti quanto ve pare necessario. Circha lo facto de quilli da Sezadio, dicemo che cum loro ve portiati humanamente et vedati de farve obedire. Ulterius miser Rugero de Galli et quelli de miser Iohanne dala Nuce dicono che loro non pono havere lo frumento, come per altre havemo ordinato, pertanto volimo che per le boche vive che se trovano havere gli fati dare la rata loro del frumento, et altro non intendiamo gli sia dato. Data Miediolani, primo octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Liberio Bonarelli da Ancona (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 527).