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561. Francesco Sforza a Villano da Gualdo e Zampone 1450 ottobre 1 Milano

Francesco Sforza ordina che si arresti Grata Villano, cui è andato parte del bottino rubato a Francesco da Trani da un suo famiglio.

[ 178v] Castellano Cassani (1) et Zanipono, provissionato ibidem.
Ne dice Francesco de Trano, commissario olim de quella (2), che essendo lui ad quello officio se fugite da lui uno fameglio cum dinari et altre cose d'esso Francesco, lo qual fameglio essendo per nui destenuto a Bergamo ha confessato che uno Grata Villano, qual ve dirà esso Francesco, ha havute parte dele dicte cosse. Pertanto volimo ve informati de questo facto e, constando a vui ch'el dicto Grata Vilano sia colpevole de questo facto, volemo lo debiati subito destenere e non liberarlo per fin ch'esso Francesco sia integramente satisfacto dele cose sue. Mediolani, die primo octobris MCCCCL.


(1) Identificato come Villano da Gualdo (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 602).
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.