Registro n. 2 precedente | 570 di 1791 | successivo

570. Francesco Sforza al podestà di Rosate 1450 ottobre 2 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Rosate che liberi i carrettieri, partiti senza licenza. Vuole, poi, che quella comunità e le comunità vicine contribuiscano ai carichi imposti.

[ 180r] Potestati Rosate (1).
Per usare clementia a quelli carratori quali te scripsemo in questi dì che dovesse destinere perché erano partiti de qui senza licentia, siamo contenti et volimo che li relassati tucti et perché quella communità et homini se lamentano che quelli da Gazano, Covezano, Vergano et Gadé et cossì duy homini habitatori de quella terra sonno renitenti ad contribuire alli carigi occurrenti in quella comunità, come facevano al tempo dela bona memoria del'illustrissimo quondam signor duca passato, ve commetiamo et volemo che, essendo usato al dicto tempo li lochi et homini predicti ad contribuire cum quella comunità alli carigi occurrenti, provede etiamdio che facino cossì per lo advenere. Mediolani, die ii octobris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Giovanni Donato Antoni da Barzio (SANTORO, Gli uffici, p. 194), tuttavia l'inizio della sua carica (1450 novembre 1) è successivo alla missiva registrata.