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582. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria, al podestà di Alessandria e a Lancillotto Bossi 1450 ottobre 2 Milano

Francesco Sforza ordina che non venga fatta nessuna molestia alle comunità di Quargnento e Solero per costringerle a contribuire con Alessandria al sussidio di 10.000 fiorini.

Locuntenenti , potestati (1) at referendario Alexandrie (2).
Altra volta havite, potestate et referendario, per vostre lettere deschiarito che habiando vuy havuto littera dal venerabile miser l'abbate de Sancto Ambroso (3) e lo spectabile miser Zohanne de Feruffini come delo subsidio de fiorini decemilia, quale li homini de Alexandria hanno promectuto fare, erano exclusi Quarniento et Solerio, essi Solerio et Quarniento non dovere essere astrecti a parte alcuna di quello subsidio, il perché siando noi de quella intentione, scrivemo ad voy tucti che per subsidio alcuno non lassati dar molestia ali predicti homini de Quarniento, perché non debbeno con essi homini de Alexandria per tale casone participare deli altri carichi extrahordinari, quali soleno le ville contribuire cum la cittade, perché ad uno deli capituli de dicti homini, continente tal materia, havimo resposto che fiat iustitia, volimo essa responsione essere observata. Mediolani, ii octobris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 528, dal 1450 novembre 20 con Bartolomeo Porro).
(2) Identificato come Lancillotto Bossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 530).
(3) Si tratta dell'abate Biagio Ghilini (cfr. TAGLIABUE, Cronotassi degli abati di Sant'Ambrogio, pp. 340-41).