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589. Francesco Sforza a Marino e all'economo di San Pietro di Civate 1450 ottobre 2 Milano

Francesco Sforza ordina che Grassino della Cavale, abate di San Pietro in Civate, venga riammesso nell'abbazia, assegnandogli frutti e proventi spettanti all'abbazia stessa.

Domino don Marino, archipresbitero Voltorini, et inconimo abbacie Sancti Petri de Civate.
Venerabilis dilecte noster, perché havemo deliberato ch'el venerabile meser don Grassino dala Cavale, abbate dela abbatia de San Petro da Clivà, debbia reintrare nela dicta abbatia, el quale cum nostra bona licentia et consentimento gli vegnerà per intrargli, volimo et commettiamovi che gli debiati assignare ogni fructi et proventi, intrate et cose pertinenti ala dicta abbacia liberamente et senza alcuna contradictione, facendogli provide assignacione de tute le rasone spectante ala predicta abbadia, dela quale rasone volimo ne tegnati rasone presso vuy. Data Mediolani, die secundo octobris 1450.
Cichus.