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602. Francesco Sforza a Manfredo e Giberto da Correggio 1450 ottobre 5 Milano

Francesco Sforza invita Manfredo e Giberto da Correggio a far ricuperare gli animali e quant'altro è stato rubato al parmense Pietro Garimberti e ai suoi massari.

[ 186v] Manfredo et Giberto de Corigia.
Per li vostri sonno stati tolti ad Pietro Garimberto, nostro dilecto citadino de Parma, certi bovi et altre cose tolti alli suoi masari in lo loco de ponte de Sorbele, per le quale robbarie è stato necessario alli dicti massari habandonare dicto loco, dele quale cose ne habiamo habuto dispiacero assay perché cum li amici simile domestigeze non se devono usare. Et pertanto vi pregamo et caricamo quanto possemo facciate restituire al decto Pietro et alli soi massari bovi, bestie et ogni altra cosa che li fosse stata tolta, per modo che non n'habiamo più lamentanza. Et ultra questo vogliate amonire tucti li vostri che non vadano robando né facendo molestia alcuna alli homini del paiese né ad verun'altra persona, perché ne havemo pur lamente assai. Mediolani, quinta octobris 1450.
Cichus.