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628. Francesco Sforza a Nicolò de Calcaneis 1450 ottobre 9 Milano

Francesco Sforza comunica a Nicolò de Calcaneis di aver restituito a Giovanni della Guardia proprietà e beni di Ancarano e vuole che gli uomini del luogo, esenti da dazi, gli paghino le entrate.

Referendario Placentie (1).
Altre volte scrivessimo al potestà nostro de Piacenza (2) e a te come avevamo restituito a Zohanne dela Guardia le sue proprietate et beni del loco e villa de Ancharano et ch'el dovesti far mectere alla possessione et tenuta de essi, et che gli observasti ogni sue honorantie, prerogative et immunitati secundo aveva per lo passato. Novamente etiamdio havimo scripto ali homini del decto loco et villa d'Ancharano che senza exceptione respondeno al decto Zohanne del'intrate et prerogative iuxta solitum. Le qual cose te reducemo a memoria, aciò habbi cagione neli incanti deli datii et imboctate reservare et exceptare el dicto loco e villa. Et cossì volimo et expresse te imponiamo et commandiamo con ciò sia cosa che non intendiamo de difalcare alchuna commodità et honoranze del dicto Zohanne, ma de observargli come gli son state observate per lo passato. Data Mediolani, viiii octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Nicolò de Calcaneis (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 491), tuttavia l'inizio della carica (1451 gennaio 1) è successivo alla sua nomina (1450 giugno 13) e alla data della missiva registrata.
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.