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633. Francesco Sforza a Giovanni Antonio Raimondi, al capitano del contado dell'Oltrepò pavese e a Lorenzo da Orvieto 1450 ottobre 12 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni Antonio Raimondi lo informi scrupolosamente di tutti i cavalli e di tutti i soldati sistemati sul suo territorio.

Capitaneo nostro Sepri (1).
Ve commetiamo et volimo che subito prendi diligente et bona informatione de tucti li cavalli vivi et boche vive deli nostre gente logiate in quelle parte, dando el sacramento a loro et alli homini del paiese, per intendere meglio la verità, et tucto quello trovaray subito ne advisi et presto, non guardando in vulto ad alcuna persona, né in zente d'arme né altri, ad scriverne la mera verità, perché se trovassemo facessi altramente te faressemo malcontento. Data Mediolani, xii octobris 1450.
Cichus.
Scriptum fuit in simili forma capitaneo comitatus Papie ultra Padum (2). Data Mediolani, die xii octobris MCCCCL.
Cichus.
Scriptum etiam fuit in simili forma Laurentio de Urbeveteri, familiari nostro. Data Mediolani, die xii octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Antonio Raimondi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 201).
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.