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670. Francesco Sforza a Giovanni Giordani da Pesaro e al luogotenente del commissario di Parma 1450 ottobre 17 Milano

Francesco Sforza vuole che gli Anziani e i presidenti di Parma lascino il caseo delle bestie e il dazio delle bestie del contado.

Potestati (1) et locuntenenti commissarii Parme (2).
Nuy scrivemo per lo presente exhibitore alli anciani et presidenti de quella nostra cità che vogliano compiacere de lassare el caseo dele bestie de essa cità et per lo simile lo datio dele bestie del contado li quali altre volte li concedessemo per nostri capituli per satisfare a certa devotione de nostra donna, il perché vogliamo che ve retrovate cum li dicti Antiani et presidenti et vediati, cum quelli più honesti modi ve siano possibile, de fare che essi Anciani et presidenti ne compiaciano de dicti datio et casio. Et perché nostra intentione è de provedergli de tanta intrade quanto hanno de dicti datii, come meglio ve informarà Aluysio Garimberto, nostro compagno, volimo fatiati essi Antiani et presidenti securi de quello restareti de acordio cum loro et per quella via vi dirà el dicto Aluysio, al quale siamo contenti dagati piena fede et gli credati in questo facto quanto ad nuy proprii. Data Mediolani, die xvii octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Giordani da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 459).
(2) La carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici.