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697. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1450 ottobre 21 Milano

Francesco Sforza, dopo essersi lamentato per la mancata contribuzione di carri per i lavori del castello, ordina che si faccia per detti carri tutto quello che dirà Francesco Speranza, inviato appositamente a Cremona. Impone che vi sia disponibilità di carri e carrettieri anche per il mese successivo.

[ 206v] Locuntenenti Cremone (1).
Più volte havemo scripto ch'el se dovesse provedere alla satisfacione deli carri, quali tene quella nostra comunità alli lavorerii de questo nostro castello. Et fin a qui non sonno satisfacti, de che continuamente ne facta grave lamente et nuy se ne maravigliamo grandemente et simo malcontenti considerato che, come posseti pensare, non pono stare qua senza gran descontio et spesa. Pertanto, venendo lì Francesco di Speranzi, superiore deli dicti carri, solamente per questa casone ve confortiamo, caricamo et strenzemo vogliati provedere che subito gli sia resposto de tucto quello debbene havere gli dicti carre overo carratori d'essi cossì del passato come del presente et de uno mese havenire, perché è necessario che etiandio ne servano per uno mese al dicto castello et in questo vogliati mettere ogni studio et diligentia vostra et fare per modo che li dicti carre possino servire et non habiano più casone de lamentarse, facendo astrenzere alla satisfatione de essi carre quelli a chi specta pagarli, come intendereti dal dicto Francesco. Data Mediolani, die xxi octobris MCCCCL.
Cichus.


(1) Si tratta di Giovanni Mauruzzi da Tolentino.