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702. Francesco Sforza a Giacomo Beccaria 1450 ottobre 21 Milano

Francesco Sforza ordina a Giacomo Beccaria di far restituire a Luigi Garelli una cavalla rubatagli, che Guglielmino Batarino si rifiuta di ridare o di pagare il prezzo richiesto.

Iacobo de Becharia.
Dilecte noster, fo altre volte furata ad Aluise Garello, nostro cavallario d'Alexandria, una cavalla et poy venduta ad uno Thomeno da Basignana, quale essendo conducta ala Pieve de Cario el dicto Aluise la regnobe et la fece sequestrare, et benché Guillmino Batarino fosse segurtade o de restituire al dicto cavallaio la cavalla o de darli sete ducati, pur fin a qui niente è seguito, de che ne fa gravissima lamenta. Pertanto non volendoli mancare de rasone ni etiandio patire ch'el resta privato indebitamente dela dicta cavalla, ve comandiamo et volemo che essendo come è dicto, cioè ch'el dicto Guillmino prometesse de darli o li dinari o la cavalla, lo astrenzati ad observare la dicta promissione et a contentare el dicto cavallaro, in modo ch'el non habia ligitima casone de lamentarse. Data Mediolani, die xxi octobris MCCCCL.
Cichus.