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705. Francesco Sforza ad Antonio Rossi 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza, volendo avere dalla comunità di Sale l'eguale quantitativo di frumento e biada dato a Cristoforo da Romano in nome del duca (cioè 288 sacchi e staia 8 di frumento, nonché 312 sacchi di biada per cavalli) e consegnati a certi barcaioli, chiede ad Antonio Rossi che indaghi presso detti barcaioli la quantità di sale loro consegnata e quanta ne diedero in Pizzighettone.

Potestati Salarum (1).
Volendo nuy, in lo principio de questo presente anno, havere da quelli homini et comunitade de Sale certa quantitade de formento et biada, consegnaron secondo n'è stato referto a Christofano de Romano in nome nostro sachi 288, cioè ducento octanta octo et stare viii de frumento, et sachi trecento dodice, cioè 312 de biada da cavalli, quale intendemo quello Christoforo in presentia delo potestade de lì consegna a certi navaroli, secondo che intenderai dali agenti di quella comunità, e troveray ancora con tua industria. Volendo adoncha essere certificati de questa cosa, ti dicemo che habuiti da ti dicti navaroli investighi da essi quanta quantitade ne tenga ciascheduno, et se haveranno li suoi retorni da quello a chui forono consegnati ne li manderai. Saperai ancora da loro a quale mesura lo consignarono in Pizleone et quella mesura come torna con la mesura de sali. Ceterum, per havere tucto compidamente quanto bezogna, [ 209r] certificherai cum mercanti che siano uzati portare frumento et biade de quello loco a Pavia et in questa cittade come responde lo sacho de quella terra del frumento et similiter dela biada da cavalli cum lo sacho de Pavia et con lo moggio di questa terra, et tucto inteso chiaramente et distintamente ne manderai la resposta prestissimo senza demora. Data Mediolani, die xx octobris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Antonio Rossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 370).