Registro n. 2 precedente | 712 di 1791 | successivo

712. Francesco Sforza a Luigi Guicciardini 1450 ottobre 24 Milano

Francesco Sforza non vuole che Andrea da Crema venga infastidito per avere (su richiesta dello stesso Sforza prima del suo ingresso in Milano) razziata a Carate Brianza la biada appartenente ai cittadini milanesi.

Potestati Mediolani (1).
Nel tempo dela presente guerra passata, inanzi che nuy fessemo l'intrata de questa nostra inclita cità, mandasseme uno Andrea da Crema, nostro fameglio, quali alogiava cum Angelo da Caposelvi, nostro fameglio, al luocho nostro de Carrate, al qual nuy commitessemo et ordinassemo che devesse tuore ogni biava ch'el trovasse fossi stata de milanesi et maxime de quelli che alhora erano dentro de questa nostra cità de Mediolano, la qual biava devisse dare et distribuire secondo nuy gli scriveressemo et cussì fo facto, et cetera. Mo pare che li dicti citadini, ali quali noy fessemo tore la biava alora come nostri inimici, vogliano fare astrenzere quelli ali quali noy fessemo tore la biava che gli restituiscano la loro biava o li satisfaceno, et cetera. Et considerato che questa biava l'havevemo facto tore noy et hautela li nostri soldati et gente, pertanto volemo per questa ve cometemo che per dicta casione vuy non debiate astrenzere veruna persona et sia chi se voglia quale avesse data biava veruna al deto Andrea perché, como havemo dicto, gli havemo facto tore nuy. Ex Mediolano, 24 octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Luigi Guicciardini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 138).