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72. Francesco Sforza a Luigi Guicciardini, Gabriele Vimercati, ai dodici di provvisione e ai sindaci del comune di Milano 1450 agosto 13 Lodi

Francesco Sforza sollecita che si provveda alla riparazione della casa di Luigi Guicciardini, podestà di Milano, avvalendosi delle condanne erogate dai giudici del comune.

Potestati (1), vicario (2) et duodecim provisionum ac sindicis communis Mediolani.
Dilecti nostri, secundo intendiamo, maxime per querella de ti, podestà, non è anchora riparata la cassa tua, como per più littere havemo scripto, d'il che, sì per lo disconzo tuo, quanto per lo poco honore ne reportiamo, se maravigliamo et tanto più quanto ch'el nostro scrivere è quondam modo poco extimato. Il che non volendo nuy più patire, immo dispositi che la dicta casa omnino et senza più dilacione sia repparata, per il che habiamo facta vedere per dui inzigneri la spexa della dicta reparacione et monta circa centodece libre, como ne ha referito maystro Zoanne da Solero et maystro Antonio da Novate, incigneri de quello nostro comune. Pertanto volimo che, havuta insema bona et opportuna intelligencia et domandati li dicti incigneri, procediati così ti, podestà, como vui, vicario, dodici et sindici, ad fare omni execucione reale et personale contra qualuncha debitori che spectano alo comune de quela cità per casone de tute le condemnacioni facte et che se farano così per la corte de ti, podestà, et per lo iudice nostro de maleficio (3), como per lo iudice deli dacii (4), como per lo iudice delle victualie (5) et per qualunche altre condemnacione spectano al dicto comune, facendone fare omni scriptura opportuna. Et circa questo meti ti tanto più dilligencia in exequire l'intencione nostra quanto fine a qui è usato mazor negligencia et facti per modo che non habiamo più casone de scrivere, sempre may havendo bona advertencia che la dicta spesa sia utile et necessaria et che i denari se scodano per questo realiter [ 79v] in questa opera se convertiseno et non in altro et non transisseno in sinistro. Laude, die xiii augusti 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Luigi Guicciardini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 138).
(2) Identificato come Gabriele Vimercati (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 162).
(3) Identificato come Antonio Tranchedini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 142).
(4) Identificato come Filippo Erminulfi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 147).
(5) Identificato come Giovanni da Carugo (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 149).