Registro n. 2 precedente | 725 di 1791 | successivo

725. Francesco Sforza a Gerardo Peregalli 1450 ottobre 25 Milano

Francesco Sforza vuole che Gerardo Peregalli si informi sui comportamenti di Antonino Magino e dell'amico della comunità di Introzzo. Quanto al bestiame, cautelosamente faccia in modo che non vada in Valsassina.

Potestati Bellani (1).
Per tre lettere date a xvi del presente restiamo advisati de quello te hanno dicto Antonino Magino et quell'altro amico deli homini dela montagna de Introzo, quali hanno mandato ad Pergamo per accordarse, et cetera. Et circa de ciò non dicemo altro se non che, commendandote del tuo aviso, te caricamo che cum bono modo vedi de intendere più oltra li portamenti soi et come faranno et de tucto ne advisi. Alla parte del bestiamo, quale se conduce per lì in Valsaxina, siamo contenti faci quella provisione te parirà ad ciò non gli sia conducto, ma habbi advertentia a farlo cossì honestamente ch'el non parà nuy proibiamo che una parte non possa conversare cum l'altra. Data Mediolani, die xxv octobris MCCCCL.
Cichus.


(1) Identificato come Gerardo Peregalli (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 268).