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770. Francesco Sforza a Sagramoro Miraldo da Palmia 1450 novembre 4 Milano

Francesco Sforza ordina a Sagramoro da Parma di restituire il paio di buoi sottratti a Opicio da Castiglione, non essendo egli tenuto a pagare la tassa dei soldati con il comune di Castiglione Olona, in quanto già la paga nella pieve di Varese.

[ 222v] Sacramoro de Parma (1).
Ce ha significato con querela Opicio da Castiglione, nostro cittadino milanese, che già più mesi passati tu gli facesti torre uno paro de bovi, li quali mai gli hay restituiti, et questo dice essere facto sotto protesto che sia obligato pagare le tasse de soldati cum el comune de Castiglione et luy allega che non, perché paga et contribuisce in la pieve de Varese per le dicte tasse, come allega et se proferisce farne fede, et per questo inferisce non essere obligato a contribuire con quilli da Castiglione et per consequente essergli tolti li soi bovi indebite. Volimo aduncha, per non dare materia a veruno de lamentarse de torto o iniustitia, che tu te informi o faza far fede se così è che contribuisca cum la pieve de Varese et, trovando essere cossì, che tu gli restituischi li soi bovi, perché non saria debito ch'el pagasse in duy luochi. Mediolani, iiii novembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Sagramoro Miraldo da Palmia.