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793. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1450 novembre 7 Milano

Francesco Sforza rimprovera il capitano di Casteggio per non saper fare quanto ordinato o per non volerlo fare. Gli comanda di inviare quanto prima una lista degli uomini d'arme con i loro cavalli, il numero dei soldati e l'indicazione dei loro alloggi.

[ 227v] Capitaneo Clastigii (1).
Te havemo scripto più volte che ne dovesse mandare in scripto tuti li cavalli vivi et le boche vive che sonno logiati de là da Po sotto la iurisdicione del tuo officio et tu ne scrive haverne mandato lo nome deli homini d'arme et dove sonno logiati, per la qual tua resposta ne pare comprendere due cose: o che tu non sai fare quello te scrivemo o che tu non lo voli fare, che crediamo sia piutosto per non lo sapere fare che per non volerlo fare, che certamente ne havemo havuto et havemo dispiacere asai che tu non ne habii mandato dicta lista. Et pertanto vogli, subito recevuta questa, mandarne in scripto homini d'arme per homini d'arme et li cavalli loro et le boche che se retrovano de presente vive et li lochi dove logiano, siché possiamo chiaramente sapere la veritate et intendere como passa questo facto. Et la dicta lista manderala per meso proprio et che l'habiamo quanto più presto sia possibile, interlassando ogni altra cosa per mandarne dicta lista chiara et neta et che sia vera de quello tu ne scriveray. Mediolani, die vii novembris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 343, dal 1451 gennaio 1 con Giovanni da Gavirano).