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827. Francesco Sforza ad Alberto Santi da Trezzo 1450 novembre 11 Milano

Francesco Sforza scrive ad Alberto Santi da Trezzo di concedere agli uomini di Giacomo Piccinino di sistemarsi in terra ducale con un capitano sforzesco. Vuole che si abbia la massima cura dei cavalli, della roba e delle altre cose del suddetto Piccinino.

Alberto Sancto de Tricio.
Havemo recevute tucte le tue littere et inteso quanto ne scrivi. Del tucto restiamo advisati et non accade altra resposta, se non che te comendiamo et laudiamo assay dela tua diligentia et sollicitudine et li advisi tuoi l'habiamo habuti cari et acepti assay. Et perché quelli homini d'arme de Iacomo Pizinino sapiano et intendano li facti loro, volimo et cossì siamo contenti che tu gli dige per nostra parte che li diamo piena licentia che se possano conzare dal canto nostro cum qualunche capitaneo et conductiero deli nostri. Deli cavalli, robba et altre cose del dicto Iacomo Picinino vogli havere bona guardia et cura che non vada in sinistro tanto che vaglia uno puntale de stringha senza nostra licentia et littera sottoscripta de nostra propria mano. Et fa bene adtendere ad quelli cavalli. Mediolani, die xi novembris 1450.
Cichus.