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844. Francesco Sforza a Pietro Pallavicini da Scipione 1450 novembre 11 Milano

Francesco Sforza dice al marchese Pietro Pallavicini da Scipione di volere il parmense fornito del sale di Salsominore, come vuole una vecchia consuetudine e l'ordine ducale.

Petro de Scipioni, marchioni Palavicino (1).
Quantuncha per le consuetudine passate, etiam per l'ordine nostro, se debia dare el sale se fabrica in Salso Minore per uso dela città nostra de Parma, nondimancho pare se ne dia altroe, como più largamente potirete intendere per la copia a questa inclusa, et per questo li parmesani non possono havere sale, in grande danno et detrimento del'intrate nostre, del che assai se maravigliamo et siamo malcontenti. Il perché, essendo nuy certi che tua intentione non è che al predicto nostro ordine sia per alcuno modo contrafacto, ma volere favorire et aiutare li intrate nostre, te caricamo et strengemo vogli, havuta questa, ordinare et provedere in modo ch'el predecto [ 240r] sale sia dato ad ogni richiesta de Desiderio Grosso, commissario nostro sopra el sale in el parmesano, et ne habia in tal copia che per mancamento de sale non segua tanto damno ale dicte nostre intrate né in questo lassi per alchuno modo intervenga alchuno fallo né difficultà. Anche li vogli ponere, come siamo certi farai, tale ordine non segua alchuno manchamento de sale in le predicte nostre parte né si ne dia altroe contra lo antedicto nostro ordine. Et avisane subito como farai. Mediolani, xi novembris 1450.
Antonius.
Iohannes Petrus.
Cichus.


(1) Si tratta di Pietro Pallavicini da Scipione.