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856. Francesco Sforza ad Alberto Santi da Trezzo 1450 novembre 14 Milano

Francesco Sforza non vuole che Alberto Santi da Trezzo lasci il posto dove si trova finché non siano diversamente sistemati gli uomini d'arme che furono già di Giacomo Piccinino.

[ 242r] Alberto Sancto (1).
Perché quilli homini d'arme erano de Iacomo Pizinino sono conzi cum il strenuo cavallero missere Ruglero da Rossano, nostro conductero, e de nostro consentimento sono al suo guerno, e volendogli conservare, non volemo che tu te parti da lì fin a tanto che tu non habi proveduto che possano stare lì o in li lochi circumstanti, mentre gli provedaremo altroe, como è nostra intentione de prevedergli presto, facendogli fare ogni aconzo possibile cusì de alogiamemti e del vivere como de ogni altra cosa. Mediolani, die xiiii novembris 1450.


(1) Si tratta di Alberto Santi da Trezzo.