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946. Francesco Sforza a Battista Visconti 1450 novembre 23 Milano

Francesco Sforza vuole che Giacomo Scrovegni da Padova, capitano del divieto di Novara, induca gli uomini di Romagnano Sesia a pagare il dovuto reclamato dal famiglio Lorenzo da Orvieto.

[ 258r] Capitaneo devetus novariensis (1).
Per altre nostre littere scripsemo ad questi dì passati al podestà de Novara (2) che dovesse astringere mediante la iusticia li homini de Romagnano ad satisfare ad Lorenzo de Orivieto, nostro fameglio, de quanto li sonno per publico instrumento debitori et obligati et pare che non habia exequito dicte nostre littere. Il perché per questa presente te commetemo et volemo che debbi, veduta la veritade del facto, senza alcun litigio astringere li dicti de Romagnano per ogni migliore et più favorevoli remedii della rasone a satisfare al dicto Lorenzo de tutto quello ve constarà luy essere creditore delli dicti homini, amputata et remmossa ogni frivola exceptione et dilacione frustatoria. Et vogliate expedire prestissimo dicto Lorenzo, quale havimo ad operare in altre nostre facende. Et cussì anchora ve commectemo che gli faciate rasone contra qualuncha suo debitore vero, astrenzendoli ad fare lo devere, veduta che havereti la veritade del facto, senza litigio, adciò possa subito retorna' da noy. Mediolano, xxiii novembris MCCCL.
Iohannes de Ulesis.


(1) Identificato come Battista Visconti: la sua lettera di nomina è del 1450 aprile 22, ma l'inizio della carica (1451 gennaio 7) è successivo alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 301).
(2) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).