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966. Francesco Sforza a Raffaele Zaccaria 1450 novembre 25 Milano

Francesco Sforza, informato che in Lomellina le disposizioni sulla caccia non sono rispettate, autorizza Raffaele Zaccaria a punire in ogni modo i violatori.

Rafaeli Zacharie, capitaneo futuro Lomelline (1).
Tu say quanto havemo ad cuore le caze de questo nostro paese, quale non intendimo per niente comportare siano defacte et guaste, ma volemo sianno preservate per li solazi et piaceri nostri et della nostra illustre consorte. Et perché siamo informati che in quello nostro paese de Lomellina sonno molti che non attendono ad altro se no a desfare le caze nostre et pigliare li animali et uxelli ad tradimento contra li ordini et commandamenti nostri, volimo et te committemo debbi con ogni diligentia et solicitudine attendere ad preservare le caze de questo paese de Lomelina che non sianno guaste, facendo fare chride et commandamenti como parerà a ti circha questo facto. Et se fosse trovato niuno che contrafacesse in questo alli ordini et commandamenti nostri, volemo gli debbi condempnari iremisibiliter alla pena se contene nelli ordini havemo facto supra ciò et secondo le chride havemo facto fare da per tucto. Et perché lo podestà de Garlasco (2) dice non havere intexo questo nostro deveto, volimo debbi fargli quello medesmo commandamento è stato facto alli altri per questa casione et ad questo te damo per la presente et concedemo piena licentia et arbitrio de comandare, exequire et condemnare como parerà ad ti, secondo li ordini nostri. Modiolani, die xxv novembris 1450.
Iohannes.


(1) Raffaele Zaccaria inizia a esercitare la carica dal 1450 dicembre 1 (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 342).
(2) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).