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339. Francesco Sforza a Ludovico da Bologna 1451 luglio 28 Cremona

Francesco Sforza scrive a Ludovico da Bologna, che è sul posto, di tacitare gli uomini del contado ai quali non garba, causa la peste, che i soldati vadano dalla città sul loro territorio.

Lodovico de Bononia.
Havimo inteso quanto per più toe lettere ne hay scripto della difficultà che sarà in allogiare quelli nostri soldati quali sono dentro dela citade, in lo contado, perché l'homini se farano difficili in acceptargli per casone della peste. Ti dicimo, como per altre nostre debbi havere inteso, che faci como poy et como te parerà meglio el qua e suxo el facto, el quale etiamdio puoy meglio intendere cha noy quanto haveray a fare. Alla parte che habi allogiati quelli del magnifico Bartolameo Coglione, dicimo ne piace; al che non accade dire altro. Cremone, xxviii iulii 1451.
Cichus.