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453. Francesco Sforza al podestà di Tortona 1452 gennaio 13 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Tortona proceda (intendendosi, peṛ, con Lancillotto da Parma, cavaliere del Colleoni) come giustizia richiede contro un saccomanno, autore di vari furti.

Potestati nostro Terdone.
Respondendo a quello ne scrivi de quello sacomano che hay in persone a chi ha furrato et cetera et chi ha facto deli altri furti, decemote et volemo che b gli procedi contra et facy quanto vole la iustitia et rasone. Ma ben volemo che supra de cị habi intelligentia cum Lanzaloto da Parma, canzylero del magnifico Bartholomeo Coliono, cum lo quale Lanzaloto havemo rasonato de questa facienda. Data Laude, die xiii ianuarii MCCCCLII c.


(a) Coś in A.
(b) Segue sopra de cị depennato, che ripetuto.
(c) In A MCCCCLprimo II.