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787. Francesco Sforza al capitano del Seprio 1452 febbraio 12 Milano

Francesco Sforza ordina al capitano del Seprio di informarsi presso persone degne di fede se Domenico da Piacenza e la moglie Caterina da Fontana sono realmente ridotti a tanta indigenza e indaghi con la moglie per sapere da lei, se necessario sotto giuramento, se la vendita dell'ultimo pegno viene fatta di suo volontà o perché coatta: di tutto quello che verrà a conoscere gli dia notizia in modo da poter decidere secondo ragione.

Capitaneo Seprii.
Ad ciò possiamo fare debita et opportuna provisione a quanto ne rechiedeno Dominico da Piasenza et Caterina da Fontana, sua muliere, per l'inclusa loro suplicatione, volemo et commmetiamote che da persone digne de fede et cognite te informi se cossì è che li dicti supplicanti siano reducti a tanta extremitate che non possano fare demancho non vendano de ultimo pignere, como dicono, et similiter habi la dicta Caterina, etiam per delatione sacramenti, inquirisse da lei se, voluntariamente et coacta da necessitade, è contenta de fare tal vendita, overo sia così astricta per menacie o suassione del marito o per quale altra a casone, et del tuto chiaramente et distinctamente ne avisi, ad ciò se facia in questo quanto voglia la rasone et non altramente. Data Mediolani, die xii februarii 1452.


(a) Segue persona depennato.