Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Definizione: collezione

Tipologia: familiare

Istituto di conservazione: Museo Poldi Pezzoli, Milano (MI)

Consistenza

Composta da oltre 600 disegni.

Notizie storico critiche

Il nucleo pił antico delle collezioni artistiche di Riccardo Lampugnani consiste nella raccolta pervenutagli per via ereditaria dal ramo materno della sua famiglia. Questa raccolta viene avviata infatti dal bisnonno materno Giuseppe Gargantini, facoltoso cittadino milanese che, come attestano gli antichi inventari, acquisisce le opere di diversi artisti attivi a Milano nella prima metą dell'Ottocento: Mauro Gandolfi, Luigi Sabatelli, Giovanni Migliara, Francesco Hayez. Almeno con alcuni di essi Gargantini doveva essere in rapporto di frequentazione diretta e di amicizia, come attestano i due suoi ritratti a matita eseguiti da Hayez.
Riccardo Lampugnani - a partire dagli anni Cinquanta - cerca di arricchire e completare la collezione di famiglia, acquisendo dipinti, disegni e incisioni degli autori citati nell'inventario Gargantini. Si spiegano in questo modo gli acquisti - in anticipo sulle mode del mercato antiquariale - di opere di artisti come i Gandolfi e dei protagonisti della Milano neoclassica e romantica.
Amplia infatti il preesistente nucleo neoclassico e ottocentesco acquistando, tra gli altri, alcuni disegni di Gaetano Gandolfi, padre e maestro di Mauro e alcuni disegni del fiorentino Luigi Sabatelli, insegnante di pittura a Brera dal 1808 e inoltre due studi preparatori di Andrea Appiani per la figura di Giove dell'Apoteosi di Psiche del ciclo di affreschi realizzato nel 1791 dallo stesso Appiani nella Rotonda della Villa Reale di Monza, in occasione del ventennale di nozze degli Arciduchi d'Asburgo.
Lampugnani colleziona anche per blocchi omogenei, senza scegliere preventivamente, ma nel raccogliere i disegni sembra comunque voler seguire un progetto pił ambizioso, cercando di arricchire con coerenza la raccolta del bisnonno.
Alla collezione appartiene anche un nucleo di quasi 200 disegni per scenografie databili fra la fine del XVII secolo e la fine del XIX, realizzati per rappresentazioni e allestimenti nei teatri pił importanti d'Italia dai maggiori architetti e scenografi quali Filippo Juvarra, Luigi Vanvitelli, i bolognesi Galli Bibiena - che collaborano con molti teatri europei -, i fratelli piemontesi Galliari che, nel 1778, realizzano le scenografie per l'inaugurazione della Scala.