Raccolta di sculture lignee rinascimentali

Definizione: raccolta

Tipologia: artistico

Datazione: 1929 - 1929

Istituto di conservazione: Museo della Basilica di S. Maria Assunta, Gandino (BG)

Consistenza

La raccolta di scultura lignea rinascimentale del Museo di Gandino conta più di 30 esemplari, che provengono in gran parte dall'apparato decorativo dell'antica chiesa prepositurale di S. Maria a Gandino, ma anche da quello della chiesa sussidiaria di S. Croce e S. Alessandro. Tra gli esemplari più importanti vi sono la statua di "Dio Padre", superstite di una più complessa raffigurazione della Trinità, di ambito friulano tra XV e XVI secolo e la "Madonna col Bambino" realizzata dal milanese Pietro Bussolo nel 1498 per un'antica ancona smembrata, della quale sopravvivono, nella chiesa di S. Croce e S. Alessandro, altre tre sculture. Ancora all'ambito del Bussolo, noto scultore a lungo attivo nel territorio bergamasco, si riferiscono la statua di "San Pietro" e le mezze figure di "San Vincenzo" e "Santo Stefano". All'area trentina si riconducono, invece, le statue di "Santa Caterina d'Alessandria" e "Santa Lucia", facenti parte probabilmente dell'ancona a portelle dell'altare maggiore dell'antica chiesa di Santa Maria, di cui si conservano anche le due ante scolpite ad altorilievo con "Storie della Vergine". Cinque raffinate statue di Santi provengono da due distinti altari della parrocchiale e furono realizzate da un artista attivo nel Veneto intorno al 1515, identificabile con Giovanni Antonio di Francesco Terandi da Gandino presente a Venezia nel secondo e terzo decennio del Cinquecento. Di provenienza tedesca o tirolese sono il "Cristo risorto" e il gruppo delle Dolenti, che si accompagnava probabilmente al grande crocifisso attribuito allo scultore tirolese chiamato convenzionalmente Maestro di Heiligenblut.

Notizie storico critiche

La raccolta di sculture lignee rinascimentali del Museo della Basilica di Gandino è considerata una delle più complete e interessanti del territorio lombardo. E' costituita in gran parte dalle opere provenienti dall'antica chiesa prepositurale di S. Maria, costruita nel 1421 e completamente rinnovata tra il 1623 e il 1640 con la nuova dedicazione a S. Maria Assunta. Un nucleo proviene anche dalla più importante delle chiese sussidiarie gandinesi, quella fondata dai Disciplini e intitolata a S. Croce e S. Alessandro. Le opere furono realizzate da artisti di cultura diversa, principalmente lombardi, tirolesi e tedeschi. Le sculture di area germanica sono il frutto degli intensi traffici commerciali che gli attivissimi mercanti gandinesi intrattenevano con il mondo d'oltralpe nell'intento di commercializzare i pannilani prodotti nella Val Gandino. Le grandi fiere dell'Austria e della Germania, come quelle delle Fiandre, erano le mete privilegiate dei loro scambi commerciali. I grandi capitali acquisiti dagli intraprendenti gandinesi produssero la continua commissione di importanti opere artistiche per il decoro delle numerose chiese presenti nel centro manufatturiero, incentivando anche il rinnovamento periodico di tali arredi. E' così che si sono formate le collezioni rinascimentali del Museo, che raccolgono in opportuni spazi ostensivi le opere non più comprese nell'apparato liturgico-decorativo degli edifici sacri del luogo. Recentemente la collezione di scultura lignea rinascimentale è stata integralmente restaurata.