Incoronazione di Maria Vergine tra i Santi Agostino, Monica, Gregorio e Silvia e monaci agostiniani committenti

Bonvincino, Alessandro

Incoronazione di Maria Vergine tra i Santi Agostino, Monica, Gregorio e Silvia e monaci agostiniani committenti

Descrizione

Autore: Bonvincino, Alessandro

Cronologia: ca. 1516

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola/ pittura a olio

Misure: 374 cm x 185 cm

Descrizione: Il dipinto, a forma di grande lunetta, raffigura Cristo nell'atto di incoronare la Madonna, davanti a Dio Padre seduto su un monumentale trono marmoreo, decorato con grottesca su sfondo oro e sormontato da un drappo, trattenuto da angioletti. La Madonna è inginocchiata, mentre Cristo è seduto sul bracciolo destro del trono. Al centro, in primo piano due angioletti si guardano e, leggermente a destra, compare la targa con la firma dell'autore: "DIVIS. OPT. MAX/ ALEXANDER BRIX. FACIEBAT". Accanto al gruppo centrale stanno inginocchiati, a sinistra, S. Agostino e la madre S. Monica, mentre, a destra, S. Gregorio Magno e la madre S. Silvia. In secondo piano, arretrati rispetto al trono, compaiono due monaci in veste agostinana, probabilmente da identificare con i committenti del dipinto. Fa da sfondo un cielo azzurro percorso da nuvole rossastre.

Notizie storico-critiche: La lunetta, oggi collocata nella cappella del Sacramento, in origine faceva parte della decorazione del quarto altare destro della chiesa di San Giovanni Evangelista, edificio ricostruito alla metà del Quattrocento, su una costruzione presistente assai più antica. Tra le opere di maggior spicco dell'arredo pittorico della chiesa, che conta testimonianze di Paolo da Caylina in Vecchio e Paolo da Caylina il Giovane, Bernardino Zenale, Girolamo Romanino, Alessandro Maganza, Grazio Cossali, la tavola di Moretto dovrebbe essere stata eseguita in un momento non lontano dagli anni centrali del secondo decennio del XVI secolo. A suggerire una collocazione cronologica giovanile nel percorso dell'artista bresciano sono soprattutto l'arcaismo della composizione, rigidamente costruita su piani paralleli e sulle posizioni simmetriche delle figure, e i rimandi con i modelli della stagione rinascimentale lombarda: l'intavolazione cromatica risente infatti di Bergognone per la propensione alle tonalità contrastanti di azzurro e oro, mentre i personaggi e i panneggi, costruiti secondo forme geometriche rimandano soprattutto a modelli messi in campo da Bramantino.

Collocazione

Brescia (BS), Chiesa di S. Giovanni Evangelista

Credits

Compilazione: Bianchi, Eugenia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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