Cristo giudice tra la Vergine e San Giovanni Battista

Ceresa, Carlo

Cristo giudice tra la Vergine e San Giovanni Battista

Descrizione

Identificazione: Cristo giudice

Autore: Ceresa, Carlo (1609-1679)

Ambito culturale: ambito bergamasco

Cronologia: ca. 1650 - ca. 1660

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 109 cm x 96 cm (intero)

Descrizione: Al centro della composizione si trova la figura del Cristo Giudice assiso sulle nubi, avvolto nel sudario bianco. Alla sua destra è inginocchiata la Vergine Maria vestita con un manto blu e con le mani giunte in gesto di preghiera, mentre alla sinistra vi é San Giovanni Battista. La figura di Cristo è accompagnata da angioletti recanti i simboli della Passione.
L'opera è inserita in una semplice cornice lignea modanata e dorata.

Notizie storico-critiche: Di provenienza sconosciuta, il dipinto è stato pubblicato da Luisa Vertova (1984, 558, 45) quando si trovava all'Istituto Matteo Rota di Bergamo, luogo da cui alcuni anni orsono è stato trasferito all'attuale ubicazione. L'iconografia della piccola tela, di dimensioni indubbiamente inconsuete e frammento di una più ampia composizione, attiene al tema del Giudizio Universale, che il pittore interpreta con stile "più visionario che narrativo" in sintonia con alcuni cicli dei Misteri del Rosario eseguiti intorno agli anni cinquanta a Colere, Vercurago, Almè... Cristo Giudice è raffigurato col braccio destro levato e avvolto nel candido sudario, cui fanno corona gli angioletti recanti i simboli della Passione (la colonna, il panno della Veronica, la croce e la corona di spine, i flagelli e la palma del martirio); la Vergine è qui raffigurata nel tradizionale ruolo di mediatrice, presentata di profilo e interamente avvolta nel manto blu.
Nell'opera in questione, il messaggio religioso è descritto con impareggiabile naturalezza.
Gli studi condotti da Alessandra Civai, autrice nel catalogo "Carlo Ceresa i ritratti della gratitudine: Restauro e studio di dipinti mai visti della quadreria dell'Ospedale di Bergamo" del saggio "Genesi di una quadreria. Arte, carità e patrimoni di famiglia: il caso del pittore Carlo Ceresa e dei suoi discendenti" e delle schede delle opere, e il restauro effettuato da Antonio Zaccaria, autore anche di un saggio sulla tecnica ceresiana, hanno confermato la paternità al maestro bergamasco Carlo Ceresa, riscontrabile nella finissima tecnica esecutiva caratterizzata da molteplici velature trasparenti, da uno stile vigoroso e sapiente e dall'introspezione psicologica dei personaggi.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII

Credits

Compilazione: Iorio, Patrizia (2009)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2013); Gigante, Rita (2014)

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