Adamo ed Eva che piangono sul corpo dell'estinto Abele

Zatti Carlo

Adamo ed Eva che piangono sul corpo dell'estinto Abele

Descrizione

Identificazione: ADAMO ED EVA CON IL CORPO DI ABELE

Autore: Zatti Carlo (1810/ 1899), esecutore

Cronologia: ante 1837

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 231,5 cm x 164 cm

Notizie storico-critiche: La tela del giovane pittore emiliano Carlo Zatti risultò vincitrice al Grande Concorso indetto per l'anno 1837, il cui tema prevedeva l'illustrazione di un episodio biblico, ovvero l'omidio di Abele. La commissione esaminatrice, presieduta dal veneto Francesco Hayez, decretò onorevole del premio il dipinto contrassegnato dal motto "Refrigerante impiastro è la speranza", anche se l'opera non aveva ottenuto un consenso unanime. L'assegnazione del premio venne infatti agevolata anche dal fatto che in una precedente edizione era stata proposta la "tramelogedia" "Abele" di Vittorio Alfieri, a cui però non seguì alcun vincitore. Dell'opera venne lodata soprattutto la composizione , anche se non si mancò di sottolineare l'anatomia poco corretta del braccio di Adamo e la posa "ingrata" di Eva. Se la raffigurazione dei tre personaggi, ancora immersi in un gusto classicheggiante, riflette la lezione di Benvenuti, il realismo di alcuni elementi (le pelliccie e il cane, ad esempio) tradisce invece l'influsso di Giuseppe Bezzuoli: di entrambi i pittori, infatti, lo Zatti era stato allievo presso l'Accademia di Firenze. L'attenzione all'indagine del vero si riflette anche nel corpo di Abele, per il quale lo Zatti pare abbia preso a modello la scultura coeva di Giovanni Duprè (1844). Del quadro esiste anche un'incisione realizzata per il volume "Grandi Concorsi..." edito nel 1843 (tav. XCIV).

Collocazione

Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera

Credits

Compilazione: Formenti, G. (2010); Tamanini, F. (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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